Wednesday, December 31, 2008

CINCIN

Pochi minuti per scrivere due righe, dato che scandalosamente sto blog langue da giorni. In procinto di recarmi nella campagna pavese, qui, non posso fare a meno di augurare a tutti uno splendido 2009. Mi auguro tanta positività e un'emozione pari a quella di un bello scivolone con doppio vortice, come quello dell'helterskelter della foto, per dire; a proposito, io ho già una bella emozione in corso d'opera e che riguarda mia sorella: l'anno prossimo infatti diventerò zia e questo aprirà una nuova fase di sicuro emozionante e speriamo ricca di gioia.
Per il resto domani cercherò di stilare la lista dei buoni propositi, ora devo scappare. Meilleurs voeux, Cheers, Kampai!

Monday, December 15, 2008

adoro questa tipa!!! (x esser artisti bisogna esser un po' sciroccati)


Ho scoperto per caso due anni fa alcune opere di questa francese che creano un mondo a parte eppur specchio della realta' contemporanea dell'uomo. Sardine, acciughe e sgombri (il pesce piu' salutare) sono ritratti in situazioni e scene di vita che mescolano un lato di attualita' ed uno fiabesco, e per questo sanno parlare senza testo: per la loro iconografia immediata. Celano anche un nonsoche' di conturbante, sara' che si tratta di immagini fatte con cadaveri, che forse in un certo senso sono innocenti vittime sacrificali al lavoro di questa creativa, capace di dar loro una nuova e diversa vita. Pero'il lavoro e' interessante, originale e curioso. Ora qui in UK ne parlano vari giornali ad ampio target come metro, suppongo che fra poco diventera' una sorta di Anne Geddes dei pesci.

Wednesday, November 19, 2008

Lo zafferano e la scienzata

 



IL CROCUS è FIORITO!!! E anzi, dopo un giorno è già quasi appassito direi...ho raccolto i pistilli (3) e li ho messi a seccare. Visto che ci sono altri steli che spero fioriranno, forse il raccolto non sarà così esiguo. Insomma se tutto va bene che sia almeno sufficiente per un paio di risotti alla milanese!
Trattasi del bulbo di Crocus sativus che gli Alessi hanno regalato agli ospiti del loro matrimonio e che tengo in ufficio.
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Friday, October 31, 2008

ANI at the FORUM, London, 29-10-2008

 
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I have been there, it was great fun and a beautiful performance!

Saturday, October 25, 2008

notte

e la notte dovrebbe portar consiglio (ma non lo fa), quando si esce nel freddo ottobrino con meta non ben precisata per fare cose (giro dei pub, con meta finale il locale da sballo più in voga del paese)e veder gente (uscita al buio tranne per due conosciuti).
Dovrebbe disspare l'ansia di uscire nel caos locale, per strade battute da branchi di esseri mezzi barcollanti e, probabilmente, con in corpo solo una quantità infinitesima di alcool di quanta sarà da qui a quando nox atra cava circumvolera ala, diciamo al passaggio dell'ora legale, quando le strade diverranno teatro di barbari tentativi di trovare sollievo sui marciapiedi freddi e duri, ai vortici che attanagliano gli stomaci in tempesta. Allora si, le verticalità diverranno davvero orizzontali, dopo tanto barcollamento, persone si riverseseranno carponi negli angoli, per purgarsi dell'ingordigia con cui hanno sedato le loro pene. Pene di amor perduto, pene di lasciate perse, pene di incontri mancati e di noia soffocata, o di stati ilari ricercati per sfidare la monotona realtà. E si attende come nel sabato del villaggio, con la consapevolezza che l'attimo dell'attesa è il più vivo di tutto l'insieme degli attimi che seguiranno, una volta che l'incontro sarà compiuto, il luogo visitato-i passi affrettati sulle pedane- il sudore avrà inumidito le vesti, il fragore sarà bellech'entrato nei timpani e l'entusiasmo avrà ceduto il passo al sonno...

Sunday, October 19, 2008

quasi un anno fa ... (nostalgia)




..mi mancavi enormemente nonostante ci cercassimo tutti i giorni e mi sentivo dilaniata da un insieme di sofferenze dovute alla tua sempre piu' imprevedibilmente lunga lontananza, cui non vedevo svolta, e triste, a causa del tuo modo di fare quasi paterno, che non si stancava di sottolineare quanto i miei passi fossero sbagliati, quando il mio modo di vivere non fosse decente ma troppo dispersivo..soffrivo per un messaggio a cui non rispondevi, per la linea che suonava a vuoto o per il tuo coinquilino che diceva che "S. nao se encontra na casa", soffrivo per il mio soffrire per una situazione che conscia sapevo esser così disperata, e in cui percepivo che anche tu soffrivi. ma forse soffrivi solo perchè lo immaginavo io? D'altronde uno che si presenta come tombeur de femmes, che scherza e ride e con non chalance e sguardo sornione dice di essersi innamorato di te, ma poi ti confessa che ha lasciato la fidanzata a casa e che l'ha cornificata a più riprese....non è un cupido affidabile.
Ora mi dico che soffrivo per un ideale d'amore che serbo ancora in me. Quest'ideale che è coinciso per tanti mesi con le tue spalle capienti, il tuo viso, il tuo sguardo sorridente e la tua presenza in quei mesi che mi ha aiutato a sdrammatizzare in un periodo in cui avevo perso interesse e fiducia in tante cose. Il nostro ridere come folli e fare a botte, per gioco, mi mancano ancora oggi ed enormemente. Momenti di felicità pura perduta, che non riverrà. Ora il ricordo é diluito in tanta amarezza. Forse un giorno ritornerà ricordo che farà sorridere. Un ideale d'amore non può nella realtà concretizzarsi in un uomo con figli sparsi per il mondo, che vive all'altro capo del mondo, che dice di amarti alla follia, ma che poi si nutre di distanza. Non può richiedere che sia io la soluzione ai problemi, non io da sola. Fiat. Ho cambiato posto, paese, abitudini, tutto ora resta solo vivido doloroso ricordo; un anno dopo che mi hai incoraggiato a prendere questa strada mentre io temevo ed ero perplessa, dicendomi che mi avresti raggiunto,...un anno dopo vivo l'intera amarezza, ma tiro avanti,comunque, mi denigro e mi do pacche sulle spalle, da sola.

fim de semana no pais do Leamington


Questo sabato sono andata, finalmente dopo tanti mesi vissuti a qualche miglia di distanza soltanto, al Warwick castle....famosissimo castello britannico nella omonima cittadina graziosa e dai molteplici antichi edifici in stile Tudor. Diciamo che mi sono autoinvitata alla visita con un gruppo di colleghi e a dire il vero è andata benone tranne che non avevo calcolato che mi sarei autoinvitata pure al pranzo perchè avevo capito che si sarebbe andati al mattino e invece ho provato un qual certo imbarazzo e la sensazione di esser un po' fuori posto quando mi son ritrovata a casa loro e ho compreso che si stava per mangiare...devo dire che gli ospiti si son comportanti con grande spirito e non mi han fatto pesare la cosa, però in futuro vedrò di capire meglio quali sono i piani delle persone cui mi aggrego. La giornata è stata molto carina, comunque. Il castello è gigantesco e bisognerebbe dedicare alla visita una giornata intera, per poter approfittare anche degli spazi aperti e passeggiare lungo il canale. Nell'interno sono presenti ricostruzioni delle ambientazioni d'epoca, con i personaggi- in guisa di statue di cera- (strano vedere la statua della regina Elisabetta sbucare nel salone da pranzo, ma a quanto pare era in omaggio alla visita della stessa di qualche anno fa) vestiti secondo la loro professione/ruolo alla corte del Re. Nel salone verde poi il panciuto Re Enrico Ottavo con le sue sei sfortunate mogli, tre per lato.
La domenica invece è volata, il pomeriggio con gli Sambassador a provare, ho suonato la timba, tamburo alto e affusolato che ricorda la conga ma che fa piu' casino, per ben quattro ore su un pezzo che Russ, il maestro, continuava a dire che proviene da Edun Ara, che sto cercando di capire ora che cosa sia, mi pare un carnevale britannico con gruppi di samba. Contenta. Svuotata la testa dai pensieri, anche se da domani la settimana lavorativa ricomincia.

Saturday, September 27, 2008

primizie filosofeggianti d'inizio autunno..con sole


Weekend supersoleggiato oltre la Manica...nella ridente cittadina di Leamington il sole emanava persino calore e il popolo british si riversava in maniche corte lungo le arterie principali del paesone colto dall'abituale frenesia degli acquisti del sabato...
Ormai fanno circa 9 mesi che mi ritrovo in terra anglosassone nel bel mezzo della pacifica campagna inglese..se ci penso mi son abituata abbastanza in fretta al modus vivendi locale, piu' per istinto di sopravvivenza che per reale preparazione..potrei stendere una lista delle cose che rendono i british so peculiar, ma temo di sfociare in una sorta di superficiale luogocomunismo,se così si può definire..certo per le cose pratiche, non riesco ad evitare di sorridere quando noto come qui apprezzino il caffè italiano tanto da ordinare il cappuccino a qualunque ora del giorno e della notte, e insieme al dessert, cosa che da noi sarebbe fantascienza. Pero' il mio status di emigrata da lungo tempo,un po' sradicata nolente dai costumi del Belpaese sempre per ovvio istinto di sopravvivenza, mi consiglia di adottare un sentimento di tolleranza dinnanzi a queste piccole cose che infatti suscitano il mio sorridere. Credo che Severgnini (e sicuramente altri prima di me) abbiano notato e sapientemente messo a fuoco, senza scadere nella banalità, gli usi e costumi locali che tanto fanno di questo popolo isolano delle celebrità mondiali in quanto a tradizione e trasgressione..un mix che convive in modo quasi caricaturale,appunto.
Altra cosa è invece provare a fare il punto di come mi sento in questo momento della mia esperienza lavorativa e di vita qui.Ho la fortuna di avere un lavoro interessante e uno stipendio che in Italia nessuno mi darebbe e che mi rende autonoma.
Ovviamente anche il progetto su cui lavoro è appassionante (almeno sulla carta) e sembrano belle le prospettive future; inoltre, comincio ad abituarmi al modus lavorativo ed ai colleghi, che per via di scadenze importanti finora mi erano parsi soltanto rotelle di un ingranaggio che doveva per forza andare a ritmo sostenuto. Pero' il bilancio che dovrei cercar di fare e le cose da mettere a fuoco riguardano altro: i colleghi, i capi, simpatici o perfidetti, ci saranno sempre e ovunque in ambito lavorativo, a meno che non mi lanci ad essere imprenditrice di me stessa, il punto è che non riesco ad immaginarmi in continuo spostamento senza una base, un nido che sia uno spazio non troppo provvisiorio, cui tornare e da cui partire....anche se so sentirmi a casa in tanti posti, non posso pensare di continuare a vagare nel mondo e sopportare enormi periodi di solitudine, senza una motivazione che mi permetta di ritrovarmi in quello che faccio e senza le condizioni propizie per farlo. Mi butto con coraggio e tento, ma ho bisogno di avere riscontri e ho bisogno anche di calore umano, non meri rapporti superficiali, per sentirmi fulfilled. Senno' diventa un rincorrere perenne di qualcosa che non vuole arrivare, e questo è assai frustrante.Per quanto posso sopportarlo?

Sunday, September 21, 2008

nella città di Alice...ho macinato km a piedi



Arrivando in treno dopo una quarantina di minuti da Leamington -viaggio piacevole con posizione privilegiata per osservare la campagna verdeggiante delle Midlands, intervallata da hedgerow che separano i pascoli dai campi coltivati ad orzo e appena mietuti- uno non si aspetterebbe di piombare in un agglomerato di tanta cultura e tradizione, ma anche popolato da tanti giovani che pascolavano anch'essi lungo il percorso che dalla stazione moderna porta al centro. Centro peraltro denso di monumenti e palazzi che trasudano storia e riportano indietro al '300 almeno. Nonostante la reputazione della città di Oxford quale sede della piu' prestigiosa e antica università britannica, non mi aspettavo di esser immersa così di colpo in un puzzle di college che fanno la città, ciascuno ovviamente non aperto alla visita in questo sabato 20 SETTEMBRE (pare fosse un alumni day)e ciascuno intriso di secoli di tradizione e prestigio, rigore e goliardia, nonché oasi di studio e meditazione. ciascuno con il suo bel cortile con il pratino inglese e le finestre coi vetri a piombo e, vuoi dei fiori sul davanzale, vuoi edere variopinte a scalare le mura.


Questo che si vede è il Christchurch college, famosissimo e sede dell'ambientazione di Alice in Wonderland e Alice attraverso lo specchio, nonchè set di alcune scene del film Harry Potter.
Particolarmente eccitante, poi, è la salita lungo una ripida e strettissima scala a chiocciola che attraversa la torre del campanile fino al tetto della chiesa di St. Mary, da cui ovviamente, si gode di un panorama a 360° unico.

Surdo o tamborin?



Che dilemmatica questione! fino a due settimane fa non me la sarei posta...ma da quando mi è capitato di darmi alle percussioni brasileire (vedi sotto), mi chiedo se ci sarà uno strumento ottimale per me..devo dire che mi piacerebbe provarli tutti! Giovedi, nonostante fossi un po' allo stremo delle forze, sono riuscita a sentire il ritmo e a percuotere il tamburello per ben due ore! il tutto si svolgeva a leamington, in compagnia degli (e grazie agli) ambasciatori della samba.

Sunday, September 14, 2008

ARTFEST


BMX(per chi arriva in aereo) e BRUM per tutti gli altri: acronimi che stanno per Birmingham, città che ieri ha saputo sorprendermi. Prima per il tempo che è stato davvero gradevolmente tiepido e soleggiato, quindi per l'aria di festa e le svariate opportunità di entertainement artistici che offriva questo weekend.
Si, poi l'acronimo sta pure per la biciclettina americana antesignana dell'odierna mountainbike e che pedalavo da piccina, con indosso la salopette di jeans da "muratore" e tanta voglia di scaricare l'energia imitando i miei immaginari eroi...ma questa è un'altra storia...
E'valsa la pena ieri macinare km, perchè tra le mille cose viste e fatte, mi son divertita scoprirmi un egregia (a detta degli astanti) percussionista di SURDO, un mega tamburone che si tiene con una bretella al collo, al workshop di percussioni samba gentilmente offerto da questi simpaticoni , nonchè amante dei preraffaeliti e delle geometrie astratte, e dei dim sum e del sashimi di tonno pescato con attenzione ai delfini (filosofia del locale dove mi son fermata) che han costituito il mio pranzo.
Insomma, giornata divertente anche se in solitaria, ma i contatti sviluppati naturalmente con la gente presente per strada mi hanno fatto star bene.
Dumpa pappa dumpa.......OLè!

Thursday, September 04, 2008

pezzetti di colore e fantasia




Nella semplicità vi è pur sempre un percorso complesso...guardavo questo ed altri siti in cerca di ispirazione per un mosaico del bagno, ovviamente ci sono solo cose mozzafiato sul web, e mi son sorpesa a raccontarmi che mi piacerebbe saper fare mosaici come Hundertwasser, saper costruire variopinte case popolari che abbiano solo questo di nome, avere una bottega con mille vasi e vasetti con tutte le tesserae di vetro di tutti i colori possibili ed immaginabili, con l'armamentario dell'artista e con tanto talento e bravura da sorpendere i passanti curiosi e farli fermare in vetrina....bello sognare, intanto si puo' cominciare dal fare un giro qui e qui e qui per saggiare quanta fantasia smuovono talvolta le opere d'arte.

Wednesday, September 03, 2008

Historias Minimas 2 ( in Oltrepadum )


Historias Minimas



Traduzione: tre storielle minimal che si srotolano e riarrotolano sfiorandosi in una Patagonia desolata; questa piccola perla intimorealista di Carlo Sorin mi ha deliziato e il fatto di potermela vedere letteralmente raccolta in una poltrona cocoon in penombra, mentre fuori il tepore agostano si irradiava nell'Oltrepadum pavese, immobile come le sue vigne arse dal sole, in disparte quasi mi sentivo un essere in un angolo sperduto (ma mica poi così tanto rispetto alla Patagonia) del mondo, dans un coin perdu du monde.....Mi è piaciuto pure il secondo dello stesso regista, BONBON EL PERRO..lo vidi a Lyon...che voglia di America del Sur, di Patagonia, di lande e di paesaggi di natura sconfinata..!


Un po' come in questa foto....







Tuesday, September 02, 2008

sono tornata

Eccoci qui,

qualcuna che conosco direbbe:" ma che esordio milanese!"... ebbene sì, proprio da Milano scrivo, dopo piu' di un anno di assenza, nel quale è successo di tutto di più, e la scocca si è riavvicinata alla linea orizzontale, nonostante gli alti e bassi degli ultimi tempi e le varie sfighe....quest'ultima trasferta italiana obligée volge al termine e tutto l'amaro con cui era cominciata è diminuito ma resta nel sottofondo....speriamo senza piu' far danni. Ma parliamo di cose liete, tipo... i cambiamenti che spesso si fanno senza troppo pensarci ma quando ci si rende conto poi fanno paura, pensavo di essermi fermata, di stazionare e invece ho cambiato di nuovo e non è mai facile...
cerco di prendrla un po' col sorriso pero' constato che pare diventata quasi un'abitudine, nelle situazioni di crisi io apro un blog, il primo lo aprii diversi anni fa e rimase cosa completamente privata, il secondo a fine dicembre inizio gennaio 2006 e ci scrissi unacosacome due post o poco piu', di cui una lista della spesa di buoni propositi e qualche impreco "contro il sistema", ma cosa molto blanda, nonchè un'ode all'amore pensando ad una persona in particolare, la stessa per la quale ho aperto un terzo blog, che resterà fermo ai due post, e di cui finalmente misi a conoscenza l'Amica del Liceo e la povera oltre a sopportarmi ha pure commentato, così esiste la prova che non si tratta di puro soliloquio, anche se era diretto al connard in questione; comunque,l'Amica del Liceo ha pure riservato l'onore di linkarlo al suo - questo qui serio per davvero!!!
Insomma e mamma mia, son sempre stata timida, e non costante quanto a stesura di diari segreti. Ora pero' ho deciso che me ne fregherò della segretezza anche perchè la maggior parte dei blog son fatti per esser condivisi... chissà piuttosto se sapro' esser costante nel postare?