Sunday, October 19, 2008

quasi un anno fa ... (nostalgia)




..mi mancavi enormemente nonostante ci cercassimo tutti i giorni e mi sentivo dilaniata da un insieme di sofferenze dovute alla tua sempre piu' imprevedibilmente lunga lontananza, cui non vedevo svolta, e triste, a causa del tuo modo di fare quasi paterno, che non si stancava di sottolineare quanto i miei passi fossero sbagliati, quando il mio modo di vivere non fosse decente ma troppo dispersivo..soffrivo per un messaggio a cui non rispondevi, per la linea che suonava a vuoto o per il tuo coinquilino che diceva che "S. nao se encontra na casa", soffrivo per il mio soffrire per una situazione che conscia sapevo esser così disperata, e in cui percepivo che anche tu soffrivi. ma forse soffrivi solo perchè lo immaginavo io? D'altronde uno che si presenta come tombeur de femmes, che scherza e ride e con non chalance e sguardo sornione dice di essersi innamorato di te, ma poi ti confessa che ha lasciato la fidanzata a casa e che l'ha cornificata a più riprese....non è un cupido affidabile.
Ora mi dico che soffrivo per un ideale d'amore che serbo ancora in me. Quest'ideale che è coinciso per tanti mesi con le tue spalle capienti, il tuo viso, il tuo sguardo sorridente e la tua presenza in quei mesi che mi ha aiutato a sdrammatizzare in un periodo in cui avevo perso interesse e fiducia in tante cose. Il nostro ridere come folli e fare a botte, per gioco, mi mancano ancora oggi ed enormemente. Momenti di felicità pura perduta, che non riverrà. Ora il ricordo é diluito in tanta amarezza. Forse un giorno ritornerà ricordo che farà sorridere. Un ideale d'amore non può nella realtà concretizzarsi in un uomo con figli sparsi per il mondo, che vive all'altro capo del mondo, che dice di amarti alla follia, ma che poi si nutre di distanza. Non può richiedere che sia io la soluzione ai problemi, non io da sola. Fiat. Ho cambiato posto, paese, abitudini, tutto ora resta solo vivido doloroso ricordo; un anno dopo che mi hai incoraggiato a prendere questa strada mentre io temevo ed ero perplessa, dicendomi che mi avresti raggiunto,...un anno dopo vivo l'intera amarezza, ma tiro avanti,comunque, mi denigro e mi do pacche sulle spalle, da sola.

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